Pesaro Urbino

CONSOLIDAMENTO FONDAZIONE – Pesaro Urbino | Marche
DESCRIZIONE DELL’IMMOBILE
L’immobile in oggetto tratta di un fabbricato realizzato su strutture portanti in mattoni pieni, poggiate su travi di fondazione continue in calcestruzzo e che si sviluppa su di un piano terra dove è presente la parte residenziale composta da due appartamenti per un totale di 167mq, ed una piccola parte di sottotetto destinata a locale di sgombero con tetto a tre falde in c. a. e manto di tegole a copertura.
LE CAUSE DEL DISSESTO
L’immobile è stato oggetto di un danneggiamento molto importante, dovuto ad una copiosa perdita di acqua proveniente dalla rottura della condotta idrica pubblica che ha avuto inizio il 19/10/2017 e che risulta terminata il 21/10/2017. Le due unità immobiliari oggetto di intervento sono in aderenza tra loro ed entrambe fanno parte di un unico immobile più grande che comprende anche un altro appartamento in aderenza al Sub. n°4.
DESCRIZIONE DEI DANNI
I danni si presentano in tutto la loro gravità di carattere strutturale sia per quanto riguarda parte della muratura esterna e del marciapiede esterno, sia per quanto riguarda tutta la pavimentazione ed il massetto sottostante dell’appartamento occupato, oltre a lesioni verticali su pareti divisorie e lesioni agli attacchi tra muratura portante e solaio.
Elenco dei danni:
- Abbassamento del marciapiede esterno in corrispondenza delle murature lesionate, abbassamentodi 5/6 cm;
- Lesioni di tipo strutturalesulle murature portanti lato est;
- Collasso strutturaledella pavimentazione interna e massetto sottostante, oltre a lesioni verticali su murature di divisori e pareti portanti interne, rendendo precari, se non a perfetta regola d’arte gli impianti idrici, termici ed elettrici oltre ai sottoservizi quali scarichi, tubazioni, ecc;
- Lesioni della pavimentazionee massetto sottostante vano ingresso.
NATURA DEI TERRENI
Le indagini geotecniche eseguite hanno permesso di stabilire che l’area su cui insiste il fabbricato oggetto di intervento è costituita da terreni di natura coesiva e, stratigraficamente, possono essere schematizzati come segue:
- Terreno vegetale e di riporto: dal piano campagna a 0,80 ÷ 1,20 m;
- Limi argillosi con debole presenza di sabbia: da 0,80 ÷ 1,20 m a 3,50 ÷ 4,50 m;
- Limi argillosi debolmente sabbiosi: da 3,50 ÷ 4,50 m a > circa 11 m.
SCELTA DELLA TIPOLOGIA DI INTERVENTO
Al fine di eliminare ulteriori cedimenti dei terreni su cui insistono le fondazioni del fabbricato e che subiscono fenomeni di rigonfiamento e di essiccamento durante l’anno (fenomeno di Aging) a causa della presenza dell’acqua e della loro natura argillosa, si è deciso di utilizzare il sistema di resine espandenti MultiStark di Solid Project che permette di migliorare le caratteristiche meccaniche del terreno sottostante alla struttura esistente.
Sulla base degli studi preliminari effettuati in corrispondenza delle diverse zone del terreno ed in seguito alla definizione delle cause primarie del cedimento strutturale dell’edificio, le resine espandenti MultiStark, brevettate dall’azienda, sono iniettate con precisione nel terreno garantendo il loro consolidamento al disotto delle fondazioni. Inoltre, la densità e la composizione delle resine sono state modulate in base alle caratteristiche specifiche del sottosuolo.
L’obiettivo è stato quello di incrementare la portanza del terreno, di riempire i vuoti presenti e di ripristinare la superficie di contatto tra terreno e fondazioni esistenti ed eventualmente di sollevare la struttura.
I vantaggi di questo tipo d’intervento sono la facilità di esecuzione e la bassa invasività.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO
L’intervento di iniezioni di resina espandente MultiStark viene attuato attraverso la realizzazione di una serie di fori, l’inserimento di cannule metalliche e alla successiva iniezione di resine nelle zone del “bulbo di pressione”, vale a dire negli strati di terreno al di sotto le fondazioni del fabbricato e interessati dalle tensioni indotte dal carico sovrastante.
Le caratteristiche tecniche e di espansione della resina MultiStark – così iniettata – permettono di ottenere:
• l’aumento della portanza del terreno di fondazione;
• il riempimento dei vuoti e dei microvuoti eventualmente presenti con formazione di bulbi resistenti;
• il ripristino della superficie di contatto tra il suolo e la fondazione che consente alla fondazione di trasmettere i carichi al terreno come previsto durante la costruzione e/o il progetto originario;
• la riaggregazione, aumento della pressione interstiziale e sovraconsolidamento del terreno attraverso la spinta radiale della resina.
FASI OPERATIVE
L’intervento ha previsto 6 fasi:
- Foratura del massetto e/o pavimento e del terreno sottostante: sono stati effettuati fori, del diametro di 20-35 mm, dal piano campagna fino alle profondità in cui si desiderano iniettare le resine. Nel nostro caso, la profondità massima raggiunta è stata 2,70 m dal piano campagna ed ogni foro è stato distanziato lateralmente di circa 0,8 – 1 m.
- Messa in posizione delle cannule: una volta fatti i fori, sono state inserite due cannule per ogni foro, lunghe rispettivamente 1,70 m e 2,70 m. La cannula da 1,70 m ha raggiunto la profondità della superficie dei terreni a diretto contatto con il piano della fondazione, mentre quella da 2,70 m ha consentito di iniettare le resine a circa 1 m di profondità sotto le fondazioni, in modo da avere una maggiore compattezza dei terreni e maggiore certezza sul fatto che i terreni non cederanno dopo l’intervento fatto.
- Cementazione dei fori: i fori con le cannule vengono riempiti da un particolare cemento, con lo scopo di isolare le resine dall’esterno, evitando che le resine stesse, una volta iniziata la loro iniezione, possano risalire in superficie.
- Posizionamento dei misuratori laser: nei punti in cui sono state iniettate le resine sono stati posizionati dei misuratori laser, collegati ad una stazione, con l’obiettivo di misurare e controllare, in tempo reale, le variazioni verticali millimetriche del terreno.
- Iniezione delle resine: le resine sono state iniettate all’interno dei fori, prima nelle zone del “bulbo di pressione”, vale a dire negli strati di terreno al di sotto le fondazioni del fabbricato e interessati dalle tensioni indotte dal carico sovrastante e, poi, nei livelli più profondi.
- Taglio delle cannule: una volta completate le operazioni di iniezione, le cannule sono state tagliate al livello del piano campagna.